Obiettivi del Progetto
Obiettivi del Progetto
Il progetto ASTIS propone l'analisi qualitativi e quantitativi e la raccolta dei dati necessari per una gestione sostenibile ed integrata a scala transfrontaliera delle risorse idriche sotterranee del Isonzo-Soča.
Gli obiettivi operativi del presente progetto ASTIS si svilupperanno nelle seguenti azioni:
- rafforzamento della cooperazione scientifica e territoriale e lo sviluppo di un sistema trasnazionale di monitoraggio e gestione delle risorse idriche.
- riorganizazione delle reti di monitoraggio in un’unica rete transfrontsliera con riduzione dei costi attraverso una migliore distribuzione dei punti analisi che saranno più densi nelle aree in cui si individuano scambi fra acque superficiali e sotterranee o aree in cui vi sono evidenze di contaminazione dovute alle attività antropiche. La rete terrà conto delle dinamiche dei corpi acquiferi nei vari contesti geomorfologici e idrogeologicidefiniti grazie l’applicazione della metodologia interdisciplinare geofisica-geochimica ed idrogeologica sviluppata nell’ambito del progetto CAMI LIFE per acquiferi alluvionali terrigeni e che sarà ridefinita per l’analisi e gli acquiferi carsici fratturati.
- identificare eventuali strutture tettoniche sepolte che possono modificare le geometrie dei corpi acquiferi e rendere più vulnerabile le risorse idriche.
- definizione nelle aree test nell’area montana e in area di pianura delle procedure per l’analisi e localizzazione della fitta rete carsica sotterranea, che permetterà la descrizione del sistema multiacquifero e delle relazioni fra tettonica e sistema idrico sotterraneo.
- individuazione delle modalità di ricarica e dell’impatto di eventi meteorologici ed idrologici estremi sulle risorse idriche sotterranee e ricadute sulle realtà socio-economiche sia nell’area montana che nella pianura alluvionale.
- l’organizzazione e realizzazione di una banca dati informatizzata e di un sistema condiviso di valutazione dello stato quali-quantitativo delle risorse idriche sotterranee che tenga conto della vulnerabilità e delle fragilità della rete idrografica e delle geometrie dei corpi idrici sotterranei. Le aree delle attività sperimentali saranno individuate anche sulla base delle variazioni delle portate registrate dalla rete di rilevamento idrologica, variazioni che possono essere dovute a eventuali variazioni laterali delle litologie presenti o a contatti tettonici.
- identificazione delle lacune conoscitive e delle problematiche dovute ad una conoscenza parcellizzata e non integrata delle risorse idriche sotterranee e formulazione delle strategie utili a colmare tali lacune.
- identificazione delle pressioni esercitate sui corpi idrici sotterranei dagli inesiamenti urbani, settori produttivi ed estrattivi responsabili di prelievi non compatibili e/o immissioni di inquinanti nei corpi idrici e definizione della metodologia con cui stimare il peso che questa pressione esercita a livello locale e trasfrontaliero sui sistemi idrici sotterranei.
- formulazione di possibili strategie che possono essere adottate per migliorare lo stato
qualitativo o per ridurre le pressioni e gli impatti negativi determinati dall’uomo e coinvolgimento della pololazioen e dei portatori di interesse alla condivisione delle metodologie proposte.
- sensibilizzare la popolazione transfrontaliera verso il rispetto delle risorse idriche e formare giovani ricercatori in grado valorizzare il patrimonio idrico dell'area transfrontaliera italo-slovena.
- promuovere inserimento dell’area delle Alpi Giulie fra le aree di alta qualità delle fonti idriche secondo la direttiva acque WFD attraverso il censimento delle sorgenti, descrizione del sistema idrico sotterraneo e degli ecostistemi ad esse associate.